La storia dell'associazione

Negli anni ‘80 la rivoluzione sandinista accese i sogni di molti giovani, e meno giovani, che vedevano realizzarsi in Nicaragua finalmente quel sistema di governo/stato in cui la giustizia sociale, la partecipazione popolare, “l'uomo nuovo” trovavano piena attuazione. 

L'istituzione del ministero della solidarietà internazionale in Nicaragua permise di gestire l'arrivo di migliaia di giovani da tutto il mondo ma in particolare dall'Europa occidentale, pronti ad offrire il loro contributo volontario per aiutare la giovane rivoluzione. Partirono medici, maestri, muratori, elettricisti, studenti, pronti a svolgere qualsiasi lavoro: costruire acquedotti, asili, scuole, centri di salute, quartieri e aiutare nella raccolta del caffè.

Anche dalla Vallagarina e dal Basso Sarca alcuni giovani partirono per partecipare ai campi di lavoro. Al ritorno in Italia decisero di mantenersi in contatto tra loro e con il Nicaragua.

A Rovereto, presso il Centro di Educazione alla Pace, si formò un gruppo di appoggio alla rivoluzione popolare sandinista. Oltre a serate informative, stand con materiale didattico, fu organizzata una mostra di quadri naif proveniente dalle isole di Solentiname, un incredibile alternarsi di colori e forme che trasmettevano all’osservatore la vitalita ed esuberanza della gente e della terra di Nicaragua.

 

Negli stessi anni, nel nord del Nicaragua, una delle zone ove il conflitto fra sandinisti e contras (gruppi armati controrivoluzionari) fu particolarmente cruento, era presente Ubaldo Gervasoni, prete-operaio italiano e missionario presso la Parrocchia La Inmaculada di Waslala. Insieme ad altri sacerdoti e a laici, Ubaldo ha contribuito alla creazione delle prime Pastorali sociali (terra, salute, educazione), che traducevano gli insegnamenti evangelici in azioni concrete a difesa e promozione della vita.

Il ritorno in Italia di Ubaldo contribuì a rafforzare il gruppo roveretano che si costituì formalmente in associazione: nasce così a Rovereto, nel dicembre 2002, l’Associazione Italia-Nicaragua.

I soci promotori e fondatori posero, fin da subito, tra gli obiettivi della neonata associazione lo scambio di informazioni e la reciproca conoscenza con le popolazioni nicaraguensi, nonché il sostegno a progetti di sviluppo sociale proposti e condivisi con la Parrocchia La Inmaculada di Waslala, divenuto così partner locale. 

 

Il primo progetto che l’Associazione concretizzò fu l'erogazione di 80 borse di studio che permisero ad altrettanti giovani campesinos di frequentare i corsi del locale Istituto Agropecuario intitolato ad “Ubaldo Gervasoni” con l'obiettivo di migliorare le tecniche colturali delle loro piccole aziende familiari. 

Negli anni seguirono altri progetti più impegnativi, sia nel settore educativo che in quello sanitario.

La presenza a Waslala di una giovane volontaria roveretana, Silvia Valduga, permise di stringere rapporti sempre più stretti e amichevoli con la realtà di Waslala, arricchendo nello scambio sia noi che loro. 

L’elemento fondante dell’intera esperienza/attività successiva è costituito da una profonda condivisione dei progetti di sviluppo, a partire dalla rilevazione dei bisogni, alla successiva elaborazione della proposta di intervento, fino alla valutazione dei risultati ottenuti anche in relazione alla sostenibilità.

 

In seguito

Nell’aprile 2007 l’Associazione Italia-Nicaragua acquisisce lo status di ONLUS con l’iscrizione all’Albo provinciale delle Associazioni di volontariato.

Nel corso degli anni, promuove e realizza numerosi progetti di solidarietà coinvolgendo sempre più persone, nel territorio trentino e non solo. Significativa e di fondamentale importanza si rivela la collaborazione e il supporto finanziario delle Istituzioni territoriali (PAT, Comune di Rovereto), delle comunità locali (associazioni, parrocchie, scuole) e del mondo delle imprese e della cooperazione.

La relazione con il partner locale, la Parrocchia La Inmaculada, favorisce la reciproca conoscenza: numerose sono le persone che negli anni hanno visitato Waslala e hanno conosciuto quella realtà da dentro, grazie alla mediazione dei laici e sacerdoti attivi in parrocchia e alla loro disponibilità di rispondere a curiosità e dubbi e di ascoltare riflessioni ed emozioni.

Con i progetti si è cercato di dare risposta a diversi bisogni impellenti della popolazione maggiormente svantaggiata. Si è dato inoltre un forte impulso all’educazione e alla formazione nei suoi molteplici aspetti, al fine di favorire l’autonomia nel progresso e nello sviluppo. Particolare attenzione e stata dedicata negli anni alla formazione di personale locale.

Tutto questo nella convinzione che la formazione serva a dare dignità alle persone, contribuisca a fornire gli strumenti per migliorare le loro condizioni di vita e li renda consapevoli del loro diritto e della necessità di partecipare alla gestione e allo sviluppo della propria comunità.

Con il 2012, a seguito di cambiamenti a livello di organizzazione ecclesiastica, la Parrocchia La Inmaculada pone fine al proprio impegno nel sociale, chiudendo le varie Pastorali.

Conseguentemente, le persone già impegnate nei progetti educativi presso l’Istituto Agrario si costituiscono in associazione dando così vita alla Fundaciòn Madre Tierra (FUMAT). Parallelamente, anche le persone già coinvolte nella Pastorale di Salute e attive nei progetti in ambito sanitario, proseguono la loro attività per il tramite dell’Associacion para el Desarrollo Integral y Sostenible (ADIS).

Queste associazioni, senza fini di lucro, divengono così i nostri nuovi partner locali.

 

Con l'entrata in vigore della normativa inerente il "Codice del Terzo Settore", Italia-Nicaragua ha richiesto ed ottenuto l'iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terso Settore (RUNTS) quale Organizzazione di Volontariato (ODV). L'iscrizione è avvenuta per trasmigrazione, in quanto già iscritta all'Albo Provinciale, in data 7 dicembre 2022 al numero di Repertorio 85464.