AZIONI DI PROGETTO

Il processo educativo prevede una serie di attività giornaliere all'interno e fuori dal Centro e poi con le famiglie e gli attori del contesto sociale in cui vive il bambino; tutte le attività sono finalizzate al raggiungimento degli scopi già menzionati e al recupero del possibile danno già subito dal bambino.

EDUCAZIONE FORMALE

II personale responsabile si incarica di seguire l'inserimento scolastico del bambino nella scuola pubblica e la sua permanenza nel sistema. Per fare questo gli educatori/operatore sociale favoriscono, con la loro azione e presenza, la comunicazione scuola-famiglia-Centro. Nel Centro ci si incarica di sviluppare un programma di rafforzamento scolastico (educazione alla lettura, accompagnamento nei compiti a casa, ecc.).


EDUCAZIONE INFORMALE

Le attività di educazione informale sono complementari alla formazione del bambino con l'obiettivo di indurre lo sviluppo di abilità e capacità importanti per la vita, nella famiglia e nella società (manualità, disegno, autostima, auto-liberazione, auto-controllo, diritti, danza, arte, cultura, ecc.). Per queste attività all’interno del Centro è stato allestito un laboratorio.


SALUTE

La salute fìsica e psicologica del bambino accolto nel Centro è fondamentale per il suo sviluppo. Si promuovuono quindi azioni di prevenzione delle malattie comuni della zona (con momenti di formazione per bambini e genitori su igiene personale e ambientale e sulla prevenzione in generale) e di accompagnamento verso il servizio pubblico responsabile della salute in caso di necessità.


RIPOSO

II riposo è inteso come un tempo e uno spazio in cui il bambino recupera le forze, impara a stare con se stesso, si rilassa, è padrone di se stesso e può gestirsi in un ambiente protetto.


GIOCO E RICREAZIONE

II bambino di questa età impara attraverso il gioco che esistono regole da seguire e norme da rispettare, sia nell'esecuzione di attività varie che nella relazione e interrelazione con gli altri bambini nel gruppo. Il gioco permette di costruire un ambiente protetto in cui il bambino prova ruoli diversi, imparando e conoscendo le conseguenza di azioni, emozioni, reazioni (es. giochi di ruolo, teatro e teatro con burattini - che i bambini stessi possono costruire -, camminate e gite, ecc.). Sviluppo del senso dell'umorismo.


ACCOMPAGNAMENTO PSICOLOGICO PERSONALIZZATO

Nel Centro c’e la presenza di uno psicologo (una settimana al mese) che partecipa alle riunioni interdisciplinari dell’equipe, curando l’analisi psicologica, non solo iniziale ma continua, di ogni bambino frequentante il Centro. In base alle sue osservazioni e indicazioni si porta avanti il programma del bambino e in caso di necessità si rivede il progetto individuale per procedere con le modifiche necessarie. Si lavora con ogni bambino, ragionando sulla sua storia di vita e sul progetto di vita individuato, accompagnandolo in un percorso di presa di coscienza del proprio io e di riconoscimento dei propri bisogni, aspirazioni e possibilità.


LAVORO CON LE FAMIGLIE

II lavoro con le famiglie è orientato a ristabilire, rafforzare o modificare in forma positiva il legame familiare. Si promuove la responsabilità paterna e materna e il ruolo dei genitori quali protagonisti nella vita del bambino. L'operatore sociale si incarica, con un lavoro di accompagnamento, anche di promuovere e rafforzare le reti di sostegno di cui fa parte la famiglia.

Questo favorisce l'accesso della famiglia ai servizi offerti dalla comunità e la sua capacità di ricerca di aiuto e accompagnamento e ricade come effetto positivo sulla qualità di vita del bambino. Si accompagna il bambino in un processo di ri-acquisizione di fiducia nella famiglia e i genitori in un processo di ri-acquisizione della funzione genitoriale. Si affianca a questo, anche la ricerca di alternative per la soddisfazione delle necessità primarie della famiglia, cercando di individuare attività che possano migliorare la situazione economica delle famiglie, soprattutto quelle in gravi difficoltà (per esempio: la coltivazione di frutta e ortaggi, lo sviluppo di abilita quali quella culinaria, lavorti di sartoria, ecc.).


INTEGRAZIONE SOCIALE

La relazione del bambino con la famiglia, così come con la sua comunità di riferimento e con l'ambiente in cui vive, è fondamentale per l'inserimento del minore nella vita sociale. Si promuovuono cosi, in ogni occasione, scambi con diversi referenti della comunità di origine (per esempio: è previsto l'incontro dei bambini con artigiani locali per l'apprendimento di abilità varie, è prevista la collaborazione con organizzazioni locali e ONG su temi specifici quali manualità, educazione alla lettura, sport, ecc.

Il progetto educativo e di accompagnamento individuale di ogni minore si sviluppa di pari passo con un progetto educativo e di formazione del gruppo di famiglie e della comunità nel suo complesso, per assicurare continuità e collegamento fra l'esperienza del bambino nel Centro, all'interno della famiglia, a scuola e nella comunità.

Tutte le azioni, a tutti i livelli esposti, puntano a rafforzare la capacità del bambino di generare risposte positive in un contesto caratterizzato da situazioni problematiche e dalla presenza di diversi gradi di avversità. Le capacità si riferiscono alla sfera emozionale, cognitiva, socio-culturale, fisica e spirituale e permetteranno al bambino e al gruppo di riconoscere, affrontare e modificare le minacce e i rischi che sono conseguenza delle avversità che caratterizzano il loro ambiente.

Si elencano di seguito alcuni dei temi importanti che rappresentano il filo conduttore dell'esperienza dei bambini nel Centro sono:

  • cultura di pace e cooperativismo come stile di vita, promozione di attività di volontariato e di servizio alla comunità
  • comunicazione affettiva e assertiva
  • rispetto dell’ambiente e amore verso la natura
  • parità di genere (promozione della condizione della bambina e della donna)
  • educazione alla salute sessuale e riproduttiva
  • promozione dei diritti fondamentali dell’individuo